Frontiere Europee

Centri di comando in stile militare, banche dati con milioni di persone, sorveglianza di massa con droni telecomandati, programmi di ricerca e appalti nazionali da miliardi di euro. Lontano dai riflettori, i governi dell'UE stanno portando avanti un importante piano a lungo termine per un massiccio utilizzo della tecnologia nel controllo delle frontiere europee.

Dicembre 2016

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Centri di comando in stile militare, banche dati con milioni di persone, sorveglianza di massa con droni telecomandati, programmi di ricerca e appalti nazionali da miliardi di euro. Lontano dai riflettori, i governi dell'UE stanno portando avanti un importante piano a lungo termine per un massiccio utilizzo della tecnologia nel controllo delle frontiere europee.

L’argomento della sicurezza dei confini è addirittura stato scelto dai capi di governo europei come tema di discussione più importante al summit di settembre 2016 a Bratislava, in Slovacchia. È importante, secondo loro, “fermare l’immigrazione clandestina” e “proteggere la sicurezza dei nostri cittadini”, usando le parole della Cancelliera Angela Merkel che ha visto uno nuovo “spirito di collaborazione” in Europa, di solito abbastanza divisa.

Ma il futuro sistema di sorveglianza avrà l’effetto desiderato? Renderà veramente l’Europa più sicura? Noi di Investigate Europe, un team di nove giornalisti di otto paesi diversi, abbiamo cercato di rispondere a queste domande. In due mesi abbiamo parlato con oltre duecento guardie di confine, inquirenti, militari, agenti di polizia, giuristi, ricercatori, ingegneri, funzionari dell’UE, medici, impiegati comunali e politici.

I risultati sono preoccupanti: 
  • per il nuovo progetto di controllo delle frontiere da qui al 2020 verranno spesi 6 miliardi di euro del budget dell’UE e circa la stessa cifra dei budget nazionali, senza che questo porti benefici comprovati;
  • la Commissione europea e i governi nazionali vorrebbero abolire delle leggi sulla privacy per poter raccogliere in modo sistematico i dati personali dei cittadini su larga scala senza alcun controllo giudiziario; 
  • la linea politica della Commissione europea ha seguito esclusivamente gli interessi del settore della sicurezza e delle armi i cui rappresentanti hanno potuto influenzare i processi decisionali e legislativi, nonostante gli enormi conflitti di interesse nei comitati consultivi.

Il grande affare della sicurezza europea. Ecco quanto si spende in controlli
La corsa dei paesi UE per il controllo e la difesa dei confini, l’inchiesta esclusiva con numeri e dati.
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