19 giugno 2024

Too Good To Go vs Spreco alimentare

Investigate Europe
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"Too Good To Go vs Spreco alimentare" è uno dei due reportage fotografici della classe quarta dell'ITSOS Albe e Lica Steiner di Milano, create per "Il diritto alla buona informazione a scuola", un progetto di Investigate Europe Italia e Fondazione Diritti Umani ETS, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Lavoro a cura degli studenti e delle studentesse dell’ITSOS Albe e Lica Steiner: Alena Cioni Mier, Gabriel Pachacutec Cervantes Mendoza, Fhelipe Correia De Barros, Giada Borri, Serena Colla, Marianna Torri, Shilin Ye, Pietro Umberto Ruffato, Alla Abdelsamie Basmala Yakout.

Se lo spreco alimentare fosse considerato come un paese sarebbe responsabile del 8-10% delle emissioni a livello globale e si troverebbe al terzo posto dopo Stati Uniti e Cina, occupando così un’area pari alla Cina stessa.

Lo spreco alimentare è uno dei problemi mondiali più importanti che riguardano la nostra società. Annualmente vengono buttati via circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, mentre 820 milioni di persone soffrono la fame ogni giorno, portando così ogni anno il valore dello spreco alimentare a raggiungere i 1,2 trilioni di dollari.

Questo fenomeno ha gravi conseguenze, non solo etiche, ma anche in campo economico e ambientale, dove quest’ultimo è il più colpito a causa delle grandi quantità di CO2 riversate nell’atmosfera che nascono da tutto lo spreco.

Abbiamo deciso di indagare a riguardo e ci siamo imbattuti nella piattaforma Too Good To Go.
Shilin Ye

L’app è nata in Danimarca nel 2015 ed è presente in 15 paesi in Europa, Stati Uniti e in Canada con tanto di circa 64 milioni di utenti nel mondo. In italia l’app ha raggiunto una discreta importanza coinvolgendo nel 2021 tre milioni di utenti e oltre 13 mila locali, negozi e supermercati che offrono il loro servizio, e sono state servite più di 4 milioni di magic box, che equivalgono a più di 10.000 tonnellate di CO2.
Too Good To Go usa per il consumatore la soluzione win-win, che unisce il risparmio economico a quello ambientale; infatti, i prodotti all’interno delle magic box valgono un terzo del prezzo commerciale. Nel 2022 la piattaforma ha avviato progetti per più persone possibili in particolare alle nuove generazioni. Nel maggio dello stesso anno è stato pubblicato il “manuale antispreco” realizzato in collaborazione con Battello A Vapore per far conoscere il tema dello spreco alimentare ai più piccoli attraverso consigli pratici, ricette ed attività da realizzare in casa e in famiglia.
Serena Colla

Questo nuovo modo di risparmiare invita le catene dei supermercati a tenere sott’occhio gli sprechi e di attivare le iniziative ad hoc, all’interno dei punti vendita. È stata lanciata in oltre 600 comuni, e più di 6 milioni e mezzo di utenti hanno il permesso di salvare 9,6 milioni di pasti.
 
L’applicazione di Too Good To Go consente all’utente di avere accesso a un range di locali che offrono pasti disponibili nelle vicinanze, offrendo anche la possibilità di fare una ricerca dei loro pasti preferiti e/o di alcuni specifici, tra cui cibo vegano o vegetariano e anche biologico. Dopo che il compratore ha scelto il punto vendita che preferisce, deve solo ritirare il suo pacco di cibo all’orario prestabilito dal negoziante e mostrare la conferma dell’ordine.
 
Incuriositi su come funzionasse il procedimento dalla parte del venditore, abbiamo installato l’app e indagato in un paio di panetterie, sempre in zona Corvetto, che aderiscono a questo progetto per avere un loro feedback.
Fhelipe Correia

 Siamo stati nel panificio Dordoni e abbiamo intervistato la signora Russuana che ci ha raccontato come grazie a “Too good to go” il loro modo di gestire i prodotti sia cambiato, in quanto lavorano con questa app da 4 anni. Prima di aderire a quest’app, gli avanzavano diversi prodotti a fine giornata, come pizze e focacce, che poi venivano buttati via, mentre il pane veniva donato ai contadini che lo avrebbero usato come mangime per le galline.
 
Dopo la scoperta di “Too good to go” vendono in media 8 box al giorno.
Serena Colla

All’interno delle loro box vengono messi solo i prodotti che producono loro, e non altri alimenti esterni come latte, formaggio e uova. Uno dei loro clienti, che ha accettato di farsi intervistare, ci ha riferito che si trova molto bene con queste box, se trova molto pane lo dà alle sue galline, e se trova pizze o dolci ne è molto contento.
Shilin Ye

La nostra seconda tappa è stata la panetteria Spiga D’Oro situata in Viale Brenta, dove una ragazza che lavora là ha gentilmente risposto ad alcune domande. Ci ha raccontato che aderiscono all’applicazione da circa 2 o 3 mesi con l’obiettivo di non buttare via gli avanzi di fine giornata, anche se per loro non è molto conveniente, dato che rivendono a un terzo del prezzo originale.

All’interno della box di Too Good To Go si possono trovare prodotti da forno, pasti pronti e a volte anche dolci, tutto dipende da quello che rimane a fine giornata. Anche se aderiscono da solo qualche mese, ci ha riferito che le box erano più acquistate all’inizio rispetto ad adesso, ma comunque non mancano i clienti che le comprano.
Foto di Shilin Ye

Foto di Shilin Ye

Da quando collaborano con Too Good To Go, hanno la possibilità di salvare una grande quantità di cibo che magari in passato veniva buttata nell’immondizia, aiutando così nella lotta contro lo spreco alimentare.

Too Good To Go è l’app che ci consente di salvare il cibo invenduto al posto di buttarlo via, permettendo ai negozianti di farsi conoscere da più persone, che se soddisfatte vorranno tornarci. È un metodo efficiente che ha ottenuto enormi risultati in soli pochi anni, riuscendo ad evitare enormi quantità di CO2 nell’atmosfera e di dare una seconda possibilità al cibo invenduto. Se più persone inizieranno ad usare questa nuova modalità di risparmio, i dati che sono stati raggiunti finora potrebbero anche raddoppiare in un futuro, tutto dipende da noi a continuare questa lotta contro lo spreco alimentare.
⬇️ Leggi e scarica il lavoro originale creato dagli studenti! ⬇️

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