27 aprile 2023

Sistemi di deposito e restituzione: Il divario nord-sud dell'Europa


Amund Trellevik || ""
Amund Trellevik
Lorenzo Buzzoni || ""
Lorenzo Buzzoni
Marta Portocarrero || ""
Marta Portocarrero
Il 50% dei 3,6 milioni di tonnellate di bottiglie in PET prodotte ogni anno nell'UE finisce negli oceani, nelle discariche e negli inceneritori. Uno dei metodi per riciclarle sono i sistemi di deposito e restituzione, o DRS in breve. Tuttavia, esiste un chiaro divario tra nord e sud dell'Europa per quanto riguarda l'attuazione dei sistemi DRS: Investigate Europe ha viaggiato in Italia e in Norvegia e ha trovato due realtà diverse.
I sistemi di deposito e restituzione - o DRS in breve - sono distributori automatici che premiano i consumatori per la restituzione delle bottiglie. Queste macchine sono uno dei metodi per incentivare il riciclo della plastica, ma c'è un chiaro divario tra nord e sud quando si tratta di implementare i DRS. Investigate Europe è andata in Italia, il principale consumatore europeo di acqua in bottiglia, con 13,7 miliardi di litri confezionati in bottiglie di PET nel 2021, ma dove solo il 60% viene riciclato. Lì, i piani per introdurre il sistema DRS a livello nazionale non fanno parte del futuro prevedibile, soprattutto a causa della forte opposizione dell'industria, che considera il DSR un "inutile doppione" dei tradizionali schemi di raccolta porta a porta. Nel frattempo, in Norvegia, a più di 2.000 km di distanza, la realtà è completamente diversa: il 93% delle bottiglie viene riciclato. L'efficienza del sistema norvegese si basa su una tassa ambientale. I produttori devono pagare ingenti tasse per immettere le bottiglie di plastica sul mercato, ma se raccolgono più del 95% vengono esentati, non devono pagare più le tasse. Guardate il video qui sopra per saperne di più.

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