Sussidi inquinanti: come l’Europa sta sabotando gli obiettivi per il clima

“Oggi inizia un nuovo viaggio, sarà il nostro uomo sulla luna”.

Così la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha descritto il Green Deal europeo nel dicembre 2019. 

Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno in cui l’UE avrebbe inaugurato il proprio piano ambizioso per affrontare l’emergenza climatica. 

Molti dei suoi Stati membri, però, agiscono in modo ipocrita nei confronti delle questioni per il clima.

Video-teaser prodotto da Reporters United. Testo: Nikolas Leontopoulos. Direzione artistica e motion graphic design: Alexia Barakou. Sound design: Aris Athanasopoulos. Voce: Pavlos Zafiropoulos.

Mentre da una parte l’Europa vorrebbe arrivare a una transizione energetica, con centinaia di miliardi di euro spesi per il lungimirante Green Deal, dall’altra tutti gli Stati membri continuano a finanziare il settore del fossile con normative e agevolazioni fiscali. La Polonia continua a pompare denaro nelle miniere di carbone, le agevolazioni fiscali italiane per l’uso del diesel ammontano a cinque miliardi di euro e il governo greco continua a sovvenzionare il settore del fossile per trasportare carichi di petrolio e diesel dalla terraferma alle isole turistiche nell’alta stagione.

Quando abbiamo calcolato l’ammontare delle esenzioni fiscali per il settore del fossile, automobilistico, dell’aviazione e delle spedizioni e i certificati gratuiti che il governo dà alle aziende per l’emissione di CO2, abbiamo scoperto che gli Stati europei finanziano il fossile per oltre 137 miliardi di euro l’anno. Da prima a dopo il Covid-19 non ci sono stati cambiamenti. Anzi, tutto il contrario.

Alcuni sostengono che: “Dietro ogni agevolazione fiscale e sussidio per i combustibili fossili c’è una lobby”. Potenti gruppi di pressione si sono alleati per contrastare il Green Deal europeo con l’obiettivo di mantenere lo status quo. Ma perché i leader europei continuano a seguire questo piano pericoloso e a sabotare le loro stesse misure per la protezione del clima? Investigate Europe ha indagato sulla vicenda discutendone con ministri, funzionari, parlamentari, lobbisti e scienziati e ha scoperto un reticolo quasi inestricabile di dipendenze sviluppate negli anni, opportunismo politico e un’interpretazione sbagliata del diritto europeo.

Clicca sulla mappa interattiva per maggiori dettagli:

I dati dei Paesi di colore grigio non provengono dalla ricerca originale di Investigate Europe ma da altre fonti.

Per creare la mappa qui sopra abbiamo incluso nei nostri calcoli i finanziamenti diretti, gli sgravi e le esenzioni fiscali, gli investimenti nell’infrastruttura del fossile e le quote gratuite di diritti di emissione. Abbiamo usato fonti governative e verbali dell’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, di organizzazioni come il Climate Action Network e di gruppi di esperti come l’Istituto di ecologia applicata tedesco (in inglese: Institute for Applied Ecology). Abbiamo usato gli ultimi dati disponibili su ogni sussidio, dal 2016 al 2019. I 27 Stati dell’UE, insieme a Norvegia, Svizzera e Regno Unito, ogni anno sovvenzionano il settore dei combustibili fossili con, complessivamente, almeno 137 miliardi di euro. I dati sulle quote di emissione gratuite erano disponibili solo per 19 su 30 Stati, e solo per Stati dell’OCSE. La somma include solo una parte del supporto ai combustibili fossili quindi il totale è probabilmente molto più alto.


La passione dell’Europa per i combustibili fossili

Grazie a scappatoie che permettono di dare definizioni vaghe e alla mancanza di un controllo dall’alto, molti Stati europei non ammettono neanche di dare sussidi. Forniamo esempi su come ciò sta compromettendo il raggiungimento degli obiettivi per il clima dell’UE e ostacolando le finalità del Green Deal europeo.

Leggi l’inchiesta completa di Juliet Ferguson

A woman looking at a coal plant emitting fumes, with the tagline 'Climate hypocrisy'

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Leggi la nostra inchiesta in italiano, pubblicata originariamente sul Fatto Quotidiano:

  1. Altro che Green Deal, in UE miliardi ai grandi inquinatori
  2. Capacity Market: L’aiutino pubblico fa felici i soliti noti
  3. Mozambico, investimenti fossili con garanzia statale

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