Big Pharma (l’industria farmaceutica), uno dei settori più lucrativi al mondo, solitamente non dà priorità allo sviluppo di nuovi vaccini perché si tratta di un rischio dal punto di vista finanziario e ci sono altri farmaci più proficui.

Spendiamo miliardi in ricerca e sviluppo di farmaci per il commercio ma normalmente allo sviluppo di nuovi vaccini viene riservata solo una piccola parte di questo importo. 

Il coronavirus ha cambiato le carte in tavola: il figlio dimenticato dell’industria farmaceutica ha ora tutta l’attenzione su di sé, oltre che enormi finanziamenti pubblici.

I reporter di Investigate Europe hanno seguito le tracce dei soldi pubblici spesi nella ricerca di un vaccino contro il Covid-19 e hanno scoperto che la maggior parte di questi finanziamenti e prestiti sono stati concessi senza porre le condizioni necessarie a garantire una fornitura globale e un accesso equo al vaccino. Se si fa troppo poco per scongiurare il “nazionalismo vaccinale”, alla fine saremo noi cittadini a pagarne le conseguenze.

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