Jet privati esonerati dalla legge sulla raccolta dei dati: un’opportunità per la criminalità

Gli esperti di diversi paesi hanno suonato il campanello d’allarme sul mercato in crescita dei “voli veloci” che possono essere usati per il trasporto illecito di droga ed esseri umani e per i movimenti di terroristi verso e all’interno dell’Europa.

Nell’aprile del 2016 il Parlamento europeo ha approvato la direttiva “sull’uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi”.

Molti europarlamentari hanno notato che nel testo della Commissione mancava un’importante fonte di dati: gli aerei e i voli privati e tutte le informazioni provenienti da chi non usa le compagnie aeree per viaggiare in Europa.

Uno degli emendamenti non approvati diceva che “un “volo internazionale” è un volo di linea o non di linea effettuato da un vettore aereo che deve atterrare nel territorio di uno Stato membro in provenienza da un paese terzo oppure deve partire dal territorio di uno Stato membro con destinazione finale in un paese terzo, inclusi voli charter, aerei privati, voli merci privati e qualsiasi volo con scalo in cui avviene uno sbarco di passeggeri”.

Adesso la direttiva è in vigore e i Paesi europei dovrebbero raccogliere i dati PNR ma una parte fondamentale delle informazioni sul trasporto aereo è rimasta fuori dalla portata dell’UE, una parte che le ricche organizzazioni criminali possono permettersi di pagare e che potrebbero usare senza essere scoperte. Investigate Europe ha indagato su come funziona questa “scappatoia programmata” per i piccoli aeroporti e gli aerei privati o a noleggio.

Video-teaser prodotto da Reporters United. Testo: Nikolas Leontopoulos. Direzione artistica e motion graphic design: Alexia Barakou. Sound design: Panagiotis Papagiannopoulos. Voce: Pavlos Zafiropoulos.

Scopri l’inchiesta pubblicata sui quotidiani nazionali, qui sotto.

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