Chi sono i delegati segreti nei negoziati con Big Pharma

La Commissione europea si ostina a non voler rivelare i nomi dei 7 negoziatori del vaccino anti-Covid-19 scelti dai governi di Germania, Francia, Italia, Olanda, Svezia, Spagna e Polonia. L’Europarlamento e le Ong premono: “Il pubblico ha il diritto di sapere chi sta negoziando per conto dell’UE”- dice Olivier Hoedeman di Corporate Europe Observatory (CEO) – “è una condizione necessaria per valutare potenziali conflitti d’interesse”.

Investigate Europe ne ha trovato uno potenzialmente bello grosso con il rappresentante svedese Richard Bergström, con un passato di quasi tre decenni nel settore farmaceutico privato, di cui cinque anni a capo della lobby farmaceutica europea, la EFPIA. Quando IE gli ha chiesto del suo curriculum ha evitato l’argomento: “È stato molto tempo fa”, ha detto. Ma il presente non è privo di conflitti d’interesse. Bergstöm è ancora senior partner di Hoelzle Buri Partners Consulting (HBPC), una società svizzera di supporto a due grandi lobby dell’industria farmaceutica: VIPS in Svizzera e PhRMA negli Stati Uniti. Tra i membri di PhRMA ci sono AstraZeneca, Johnson&Johnson, Pfizer e Sanofi, tutte aziende che hanno contratti con l’UE. Inoltre lo svedese è amministratore delegato di Bergström Consulting GmbH e senior advisor di Guardtime il cui prodotto di punta, VaccineGuard, è un servizio di certificazione vaccinale utilizzato in Ungheria, Estonia e Islanda durante la pandemia. 

Uno screenshot del profilo Linkedin di Bergström

Recentemente dei giornalisti svedesi hanno rivelato che Bergström stava inoltrando della corrispondenza relativa ai negoziati dal proprio indirizzo email ministeriale al proprio account Google privato. In un primo momento Bergström ha negato comportamenti illeciti, per poi ammettere che alcuni contenuti delle email erano “documenti secretati” e che “avrebbe potuto agire diversamente”. Ma il giochetto è continuato anche dopo: grazie a una nuova richiesta di documenti, Investigate Europe ha avuto l’accesso a un registro email secretato che copre il periodo che va dal 14 al 27 settembre 2021. Nell’arco di queste due settimane, Bergström ha inoltrato 47 email al proprio indirizzo Gmail. In sedici di queste l’oggetto era oscurato, il che significa che per il governo svedese contengono informazioni confidenziali. 

Le parti cancellate in rosso sono state messe da IE (l’indirizzo email del destinatario).
47 delle email qui sopra sono state inoltrate da Bergström dal suo account ufficiale alla sua casella Gmail privata.

Gli altri Stati membri, a differenza della Svezia, hanno scelto rappresentanti senza un’esperienza nel lobbismo. Così la Francia, che ha inviato Pierre Cunéo al Joint Negotiation Team e Edgar Tilly al Comitato Direttivo. I Paesi Bassi e la Spagna hanno inviato dei funzionari, l’attuale direttore agli affari internazionali del Ministero della Salute, Roland Driece, per l’Olanda, Maria Jesús Lamas e César Hernandez Garcia entrambi dell’agenzia del farmaco spagnola (AEMPS) da Madrid. L’Italia manda funzionari della task force Covid-19 e il Direttore generale della prevenzione al Ministero della Salute, Giovanni Rezza, che ha confermato di essere lui il membro italiano del Comitato Direttivo. Il negoziatore polacco resta sconosciuto. La Germania si affida a due funzionari, Thomas Müller, e Thiemo Steinrücken, uno dei suoi vice.

Una fonte rivela che “La Germania è dalla parte degli interessi di Big Pharma”, “Pfizer è la vincitrice assoluta in questa situazione”. Negli ultimi contratti, Pfizer e il suo partner tedesco Biontech sono diventate i fornitori principali dell’UE con 1,8 miliardi di dosi ordinate. La sola Biontech potrebbe dare un impulso all’economia tedesca pari allo 0,5% nel 2021. La Germania ha intenzione di produrre oltre 600 milioni di dosi all’anno, un terzo della produzione prevista dell’UE. 


Questo articolo è stato pubblicato sul nostro media partner Il Fatto Quotidiano e, una versione, su EUObserver.