I segreti del Consiglio

Quando giornali ed emittenti televisive parlano di normative europee è perché ci sono dibattiti al Parlamento europeo o incontri tra capi di Stato o del governo. Talvolta i media accennano anche al fatto che i ministri responsabili degli Stati membri dell’UE devono arrivare ad un accordo prima che un disegno di legge entri a far parte del diritto europeo.

Video-teaser prodotto da Reporters United, Grecia

Per la maggior parte del tempo però i cittadini non sanno chi sono le persone che stanno discutendo gli articoli delle centinaia di leggi che ogni anno governano le nostre vite e chi ha preso una determinata posizione. Questa segretezza non è per nulla casuale. Una grossa parte del processo legislativo dell’Unione Europea, infatti, avviene a porte chiuse.

La colpa non è dei burocrati della Commissione europea, già spesso criticati, o degli europarlamentari ma dei governi nazionali dei 27 Stati membri dell’Unione europea. Sono questi ultimi che controllano l’organo legislativo principale dell’UE, il Consiglio dell’Unione europea. Qui, in più di 150 commissioni e nel Consiglio dei rappresentanti permanenti (COREPER), funzionari distaccati dai loro ministeri nazionali negoziano ciò che i rispettivi governi sono disposti a fare per accogliere le proposte legislative della Commissione europea. Questo è il processo legislativo chiave che i governi nascondono sistematicamente per assicurarsi che i cittadini non sappiano cosa fanno veramente i loro governi a Bruxelles.

La Mediatrice europea Emily O’Reilly, ri-eletta nel dicembre 2019 dal Parlamento, ha descritto chiaramente questo sistema: “È praticamente impossibile per i cittadini europei seguire i dibattiti legislativi tra rappresentanti nazionali all’interno del Consiglio” ha detto, per poi concludere: “Le pratiche che impediscono di esaminare i disegni di legge europei deresponsabilizzano i rappresentanti nei confronti dei propri elettori, violando così un diritto dei cittadini”. In altre parole, i legislatori europei infrangono in continuazione un principio fondamentale della democrazia: la trasparenza della legislazione. Sono loro stessi che, facendo così, alimentano la sfiducia di molti cittadini nei confronti dell’Unione Europea, portando gli elettori a votare per populisti nazionalisti di destra.

La segretezza rende il Consiglio particolarmente vulnerabile all’influenza dei lobbisti. Dopotutto, anche una minoranza di blocco è sufficiente a bloccare o annacquare un progetto di legge. Per bloccare o annacquare una legge basta persuadere il governo di uno degli Stati membri più grandi che a sua volta si farà seguire da qualche Stato UE più piccolo facendo offerte in altre aree. Questo metodo di pressione segreto è stato la causa del fallimento di più di cento riforme importanti negli ultimi dieci anni senza che l’opinione pubblica ne venisse a conoscenza, come ad esempio l’introduzione di un’imposta sul fatturato della speculazione sui titoli o la salvaguardia dei diritti dei dipendenti nella nuova era dell’economia digitale.

Per questi motivi in futuro il team di Investigate Europe seguirà con attenzione le azioni del Consiglio, informando appena possibile su quale governo sta bloccando o annacquando proposte legislative e con chi è alleato.

Scopri di più nei nostri reportage e nelle pubblicazioni con i media partner nazionali qui sotto.



Articoli correlati